Prof. Domenico Quaranta 02. Out of the Gallery, Into the Wild 06. Surfing, Collecting and Copying Obiettivi del corso: Coerentemente con la sua natura teorico-laboratoriale, il corso ha il duplice obiettivo di introdurre i frequentanti alla storia e alle forme della net art, così come si è sviluppata negli ultimi trent’anni, dalle origini agli sviluppi più recenti; e di portarli a familiarizzare con questi linguaggi dal punto di vista operativo, attraverso lo sviluppo di un elaborato finale che si collochi consapevolmente in questo fluido e articolato territorio. A conclusione del corso, lo studente dovrà essere in grado di orientarsi nella pluralità di forme e linguaggi della rete, e di proporre e realizzare progetti che manifestino il livello di comprensione raggiunto. Programma: Sin dai suoi esordi negli anni Novanta, la Net Art si è caratterizzata per l'utilizzo esteso di pratiche di networking e per uno spiccato approccio multidisciplinare, che si è radicalizzato nel corso degli anni fino agli attuali approcci “post digital” e “post internet”, che non riconoscono alcuna validità alla nozione di specificità mediale, rivendicando la possibilità di declinare un nucleo coeso di poetiche, attitudini e strategie attraverso linguaggi differenti. Modalità d’esame: Alla valutazione finale dei partecipanti al corso concorreranno:
Gli studenti non frequentanti dovranno affiancare alla preparazione della parte teorica e allo sviluppo del progetto finale la stesura di una tesina di massimo 8.000 battute dattiloscritte, ispirata alla lettura di uno dei volumi suggeriti nella bibliografia di riferimento. Bibliografia obbligatoria
Bibliografia di riferimento
MTAA, Simple Net Art Diagram, 1997 Kevin Bewersdorf, The Art Happens Here, 2008 Rhea Myers, Simple Blockchain Art Diagram, 2016 Speaker Notes: Riflessione introduttiva su alcuni aspetti della net art: l'importanza della comunicazione e della comunità; la rete non solo come infrastruttura tecnica, ma come organismo cibernetico generato dall'intelligenza e dal sentire collettivo delle persone. Alexei Shulgin, Natalie Bookchin, Introduction to net.art (1994 - 1999), 1999 Paul Slocum, Catalogue of Internet Artist Clubs, 2016 Rhizome, Net Art Anthology, 2016 - 2019 Evan Roth, #1 Bad Ass Mother Fucker. Google intervention, 2005 to present etoy, Digital Hijack, 1996 Speaker Notes: Operando su una piattaforma pubblica, la net art affianca a un pubblico di “affezionati” un vastissimo pubblico potenziale di spettatori “generici”: il “bored at work network” (Jonah Peretti) e l'accidental audience (Brad Troemel). Lungo tutta la sua storia, la net art ha sviluppato diverse strategie per agganciare e coinvolgere questo tipo di pubblico: manipolando i motori di ricerca e i sistemi di indicizzazione, agendo al di fuori della etichetta di “arte”, attingendo a materiali o lavorando su temi che possono attrarre un pubblico non specializzato, operando attivamente su piattaforme pubbliche destinate ad altri usi. Alexei Shulgin, Easylife XXX, 1997 Olia Lialina, Animated GIF Model, 2005 Petra Cortright, Youtube Channel, 2007 - ongoing. More info Brad Troemel et al, The Jogging, 2012 - 2014.
«On Tumblr, users can look at art without even realizing it. Do they democratize the work or merely make it an advertisement for itself?»
Brad Troemel, “The Accidental Audience”, in The New Inquire, March 2013 Jon Rafman, Still Life (Betamale), 2013. More info
Focus On: Alexei Shulgin Andy Bichlbaum and Mike Bonanno, RTMark, 1993 - 1999. Gwbush.com, 1999; Gatt.org (1999 - 2002) nella Net Art Anthology Andy Bichlbaum and Mike Bonanno, The Yes Men, 1999 - in corso Speaker Notes: Operare su una piattaforma pubblica vuol dire anche poter sfruttare le potenzialità, e subire i rischi, insiti nel lavorare al di fuori di un contesto “protetto” e di una nozione da cui tutto è tollerato; vuol dire poter agire direttamente al livello della realtà, e non solo a quello dei significanti. Gli artisti sfruttano spesso questa potenzialità simulando o rubando identità, creando falsi mediatici. Tuttavia, la rete non è uno spazio totalmente libero, ma un contesto socioeconomico in via di definizione: operare in rete, quindi, vuol dire anche agire all'interno di, o reagire a, un set di regole stabilito da altri, dalla netiquette ai termini di servizio delle piattaforme attuali. UBERMORGEN.COM, [V]ote-auction, 2000; nella Net Art Anthology etoy, TOYWAR, 1999 - 2000 0100101110101101.org, Darko Maver, 1998 0100101110101101.org, Vaticano.org, 1998 Vuk Cosic, Documenta Done, 1997 Cornelia Sollfrank, Female Extension, 1997 Electronic Disturbance Theater, Floodnet, 1998 0100101110101101.org, Copies, 1998 Gazira Babeli, 2006 - 2009 Gazira Babeli, Gaz' of the Desert, 2007 Jon Rafman, Cool-Aid Man in Second Life, 2009 Cao Fei, I mirror, 2007 Cao Fei, RMB City. A Second Life City Planning, 2007 - 2011; Intervista Fine Art in Second Life, Youtube Playlist UBERMORGEN.COM, The EKMRZ Trilogy, 2005 – 2009: GWEI, 2005 (con A. Ludovico e P. Cirio) - Amazon Noir, 2006 (con A. Ludovico e P. Cirio) - The Sound of eBay, 2008 Paolo Cirio & Alessandro Ludovico, Face To Facebook, 2011 Les Liens Invisibles, Seppukoo, 2009 MODDR, The Web 2.0 Suicide Machine, 2009 Tobias Leingruber, Social ID Boureau, 2012 Kyle McDonald & Jonas Lund, Social Roulette, 2013 Ben Grosser, Go Rando, 2017 Ben Grosser, Order of Magnitude, 2018 Ann Hirsch, Scandalishious, 2008 - 2009 Constant Dullaart, TOS, 2012 Constant Dullaart, High Retention, Slow Delivery, 2014 Amalia Ulman, Excellences and Perfections, 2014 Jayson Musson, Art Thoughtz, 2010 - 2012 Wolfgang Staehle, Untitled, 2001
Focus On: Eva & Franco Mattes 0100101110101101.org, Life Sharing, 1998 Speaker Notes: Se da un lato la rete si configura come uno spazio pubblico, dall'altro permette di accedere a un livello straordinario di intimità. Un sito web può attirare milioni di utenti, ma la relazione che si attiva è sempre individuale - uno a uno. La net art si esperisce, nella maggior parte dei casi, sul proprio computer, nel proprio ambiente domestico, senza filtri e mediazioni; e con il computer dell'utente si relaziona, portando e sottraendo contenuti, chiedendo di installare programmi (o installandoli senza chiederlo), giocando con i software dell'utente ecc. JODI, OSS: website and vintage video documentation Douglas Davis, The World's First Collaborative Sentence, 1994 - in corso Mouchette, 1996. Website and vintage video documentation I/O/D,The Web Stalker, 1997. Browser alternativo JODI, Wrong Browser, 2001. Browser alternativo Mark Napier, The Digital Landfill, 1997 ca. Website and vintage video documentation Mark Napier, The Shredder, 1998. Browser alternativo Eva and Franco Mattes, The Others, 2011 Eva and Franco Mattes,My Little Big Data, 2019 Elisa Giardina Papa, Drawing from life, 2011 Netochka Nezvanova, m9ndfukc.0+99, 1999 [epidemiC] + 0100101110101101.org, Biennale.py, 2001 Entropy8Zuper!, skinonskinonskin, 1999 Jonas Lund, I'm Here and There, 2011; Talk to Me, 2017 - 2019 Francis Alys, The Thief, 1994 Barbora Trnková & Tomáš Javůrek, Screensaver Gallery, 2013 - in corso buildinging, Idle Screenings, 2012 - 2014 Jaakko Pallasvuo, How To / Internet, 2011 Speaker Notes: Nata spontaneamente in rete senza un “mondo dell'arte” di riferimento, la net art ha sempre rivendicato una rigorosa autonomia nella definizione delle proprie “regole”, e nella costruzione della propria storia. Anche quando questo “mondo dell'arte” si è sviluppato con il suo corollario di curatori, critici, riviste, istituzioni e libri, sono sempre stati gli artisti a segnare il passo, chiudendo una fase o aprendone un'altra con dichiarazioni, interviste, saggi e manifesti. A volte, gli statement sono dei veri e propri “progetti”, e frequente è la tendenza a incorporare la riflessione teorica sulle proprie pratiche all'interno del lavoro, ad esempio in numerosi “video essay”. Dalla net.art al Post Internet, un breve percorso attraverso la teoria della net art. Alexei Shulgin, Net.art: the Origin, 1997 Alexei Shulgin, Natalie Bookchin, Introduction to net.art (1994 - 1999), 1999 Miltos Manetas, Neen Manifesto, 2000 - 2006 Miltos Manetas, Websites, the art of our time, 2002 Seth Price, Dispersion, 2002 - in corso. Versione italiana Kevin Bewersdorf, Spirit Surfing, March 2008 Marisa Olson, in “Interview with Marisa Olson”, March 2008 Artie Vierkant,The Image Object Post Internet, 2010 Harm Van Den Dorpel, Strategies, 2011 Focus On: Oliver Laric The Thing, 1991 - in corso; nella Net Art Anthology Speaker Notes: Nella net art, la ricerca di una autonomia è inevitabilmente passata attraverso l'autodeterminazione istituzionale, attraverso la creazione di piattaforme e network, l'organizzazione di “gruppi di navigazione” (surfing clubs) e di lavoro, la proposta di nuovi formati espositivi e di soluzioni che permettessero di bypassare il mondo dell'arte con i suoi punti d'accesso prestabiliti. Approfittando delle possibilità di networking e dell'economia dell'attenzione della rete, gli artisti hanno cercato di costruire da soli il proprio ambiente, dando vita a contesti che potessero funzionare da luoghi di aggregazione, spazi di lavoro e piattaforme di lancio. Irational.org, 1996 - in corso Ben Fry, Casey Reas, and collaborators, Processing, 2001 - ongoing Rhizome.org, 1995 - in corso
Surfing Clubs Nasty Nets, 2006 - 2012 Spirit Surfers, 2008 - in corso Vvork, 2006 - 2012 Computers Club, 2008 - in corso Brad Troemel et al, The Jogging, 2009 - 2014
Alternative Exhibition Formats Rafael Rozendaal, BYOB - Bring Your Own Beamer, 2010 - in corso Aram Bartholl, Speed Show, 2010 - in corso F.A.T. Lab, Occupy the Internet, 2011
Artist Run Galleries and Projects Olia Lialina, Teleportacia. The First Real net.art Gallery, 1998 Miltos Manetas, Whitney Biennial (2002) and Padiglione Internet (2009 - in corso) Angelo Plessas, The Eternal Internet Brotherhood, 2012 - in corso Manuel Fernandez, Domain Gallery, 2012 - 2014 IDPW, Internet Yami-Ichi, 2012 - in corso Oliver Laric, Incomplete Timeline of online exhibitions and biennials, 2013 David Quilles, The Wrong Biennale, 2013 - in corso Harm Van Den Dorpel, Left Gallery, 2015 - in corso Solimán López, Hard Disk Museum, 2015 - in corso Casey Reas, Feral File, 2021 - in corso
FOCUS ON: F.A.T. Lab Domenico Quaranta (a cura di), Collect the WWWorld. The Artist as Archivist in the Internet Age, 2011 - 2014. Research blog Kevin Bewersdorf, Google image search result for “exhausted” printed onto blanket, tie, dog leash and golf towel by Walgreens.com, 2009 Clement Valla, Postcards from Google Earth, 2010 - ongoing Guthrie Lonergan, MySpace Intros Playlist, 2006 Cory Arcangel, Drei Klavierstücke op. 11, 2009 Elisa Giardina Papa, need ideass!?!PLZ!!, 2011 Taryn Simon and Aaron Swartz, Image Atlas, 2012 Evan Roth, Internet Cache Self Portrait: July 17, 2012, 2012 Dina Kelberman, I'm Google, 2011 - ongoing Penelope Umbrico, Sunset Portraits from Sunset Pictures on Flickr, 2010 - ongoing Aleksandra Domanovic, Anhedonia, 2007 Natalie Bookchin, Mass Ornament, 2009 Kai (Kari) Altmann, R-U-In?s / Garden Club, 2009 - ongoing Cloaque, 2012 - 2017 Focus On: Jon Rafman Speaker Notes: La scelta radicale di operare in un contesto differente da quello della galleria e del museo, e di confrontarsi con un mezzo nuovo, ha portato la net art a riprendere alcuni spunti tipici del modernismo, lavorando sugli elementi di base del mezzo: url, finestre, codici, barre di scorrimento, link, il browser come interfaccia, gli elementi costitutivi delle varie piattaforme, per quanto riguarda il web; gli elementi dell'interfaccia grafica, gli strumenti dei software più utilizzati ecc. per quanto riguarda il “desktop studio”. è, questa, una tendenza trasversale, che percorre tutta la ricerca legata alla rete, dalla prima net.art al post internet; e che ha elementi di forte tangenza ma anche di radicale differenza rispetto all'attenzione del modernismo per la specificità mediale, legati al fatto che internet e il desktop sono sia il medium, sia l'ambiente della net art (il che ci permette di interpretarla, di volta in volta, come formalismo, critica istituzionale, celebrazione, “new aesthetics” ecc.
L'URL Olia Lialina, Agatha Appears, 1997 (2008) Lev Manovich, THISISMYBEAUTIFULDOMAINONEDAYILLBEGONEBUTIT-WILLREMAIN.COM, 2003 Martine Syms, EverythingIveEverWantedtoKnow.com, 2007 Jon Rafman, Sleeping Shepard Boy, 2009 Olia Lialina, Summer, 2013 Constant Dullaart, Death of the Url, 2013 Guido Segni, Untitled Url Monument, 2013 (non più online) Rafael Rozendaal, everything always everywhere .com, 2013 Evan Roth, One Gif Compositions, 2012 Evan Roth, n57.680235e11.668160.se, 2016
Web as Canvas Rafael Rozendaal, Websites, 2001 - in corso Parker Ito, Who Is Afraid of RGB, 2009 HTML Color Codes. Mostra a cura di Carolyn Kane per Rhizome, Settembre 2009 Constant Dullaart, The Revolving Internet, 2010 Kamilia Kard, Free Falling Bosh, 2014 Emilie Gervais, Parked Domain Girl Tombstone, 2016
Il link Alexei Shulgin, Link X, 1997 Heath Bunting, Own, Be Owned and Remain Invisible, 1998 Oliver Laric, Still Available 17.10.08, 2008; Taken, 2009
Dall'errore al default Guthrie Lonergan, Hacking vs Defaults Chart, 2007 Jodi, asdfg.jodi.org Takeshi Murata, Shiboogi, 2012 Paul B. Davis, Compression Studies, 2007 Rosa Menkman, A Vernacular of File Formats, 2009 - 2010 Cory Arcangel, Photoshop Gradient Demonstrations, 2007 - in corso Cory Arcangel, Super Mario Movie, 2005 Cory Arcangel, Data Diaries, 2003 Focus On: Constant Dullaart Vuk Cosic, Metablink, 1997. One pixel gif in a frameset Olia Lialina, In memory of Chuck Poynter, user and GIF maker, 2011. In One Terabyte of Kilobyte Age, 2009 - in corso Olia Lialina, Animated GIF Timeline, 2012 - 2019 Olia Lialina, Vernacular Web 2, 2011 Kevin Bewersdorf, Mandala, 2008 Graphics Interchange Format, 2011 Ani Gif, 2011 - in corso Born in 1987. The Animated GIF, The Photographers Gallery, London, 2012 Moving the Still, Paddle8, online, 2012 Well Now WTF?, Silicon Valet, online, 2020 Ryder Ripps et al, Dump.fm, 2010 - 2017 Kevin Burg & Jamie Beck, Cinemagraphs Focus On: Lorna Mills Joshua Citarella, Compression Artifacts, 2013 Artie Vierkant, Image Objects, 2011 - in corso Brad Troemel, Silk Road Objects Parker Ito, Parker Cheeto: The Net Artist (America Online Made Me Hardcore), 2013 Katja Novitskova, Approximation III, 2013 Ryan Trecartin, I-BE AREA in Out of Order YouTube messy-format, 2008 Petra Cortright, Celebrity addresses/fiji firing tour squad, 2017. Digital painting on anodized aluminium, 185.4 x 365.8 cm Focus On: Cory Arcangel 2011
2012
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Hito Steyerl, How Not to be Seen: A Fucking Didactic Educational .MOV File, 2013; Hell Yeah We Fuck Die, 2016. Video installation, environment 1997: Hybrid Workspace a documenta X (a cura di Catherine David), Kassel. Maggiori informazioni 1999: Jeffrey Shaw, Benjamin Weil, Net.Art Browser. Installazione per la mostra net.condition, ZKM Karlsruhe. 2001: Mark Tribe (a cura di), Net.ephemera, Moving Image Gallery, New York 2003: Per Platou (a cura di), Written in Stone. A net.art archaeology, Museet for Samtidskunst, Oslo 2005: Luca Lampo (a cura di), Connessioni leggendarie: Net.Art 1995-2005, Mediateca Santa Teresa, Milano. Documentazione 2014: net.art Painters and Poets (a cura di Vuk Ćosić and Alenka Gregorić). City Art Gallery, Ljubljana. Video - documentazione fotografica ... to be continued
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Copyshamelessly, Domenico Quaranta 2020 - ∞ |